La guerra, nel calcio.

Il calcio non è guerra.

Dire che i luoghi comuni uccidono è un luogo comune. Ed è per questo che chi lo afferma viene spesso emarginato e sommerso da una spessa quanto insuperabile soglia di discredito che si abbatte senza possibilità di scampo. Tuttavia provarci, a dissimulare lo stereotipo, a riconoscerlo, a dare i nomi alle cose, è un tentativo che, senza esagerare, può essere definito epico, alto. Nel calcio di luoghi comuni ce ne sono moltissimi.              I bambini di sette anni – una volta li chiamavano indiscriminatamente pulcini – si fanno il segno della croce entrando in campo, magari due o tre volte consecutive; e poi sputano per terra, sputano a ogni piè sospinto.

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Antonio Conte, calcioscommesse e la conferenza

Antonio Conte (Ansa)

Ho appena terminato di assistere alla conferenza stampa di Antonio Conte e dei suoi avvocati presso lo Juventus Center, in cui, copyright della Gazzetta dello Sport, il salentino ed il suo entourage avrebbero raccontato la loro verità all’indomani della sentenza d’appello sul calcioscommesse che ha confermato la condanna dell’attuale allenatore della Juventus a 10 mesi di squalifica.

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Il calcio. La misura di tutte le cose.

Winston Churchill esprime un concetto lontano dal mondo del calcio. Meritare la vittoria.

Per usare una frase celebre e tanto cara al direttore di PotatoPieBadBusiness potremmo dire che “Gli italiani perdono le guerre come fossero partite di calcio e le partite di calcio come fossero guerre” (Winston Churchill).

Ma se l’esito della seconda guerra mondiale fosse stato nelle mani di un solo uomo? Continua a leggere

Weekend con il morto – Gianni Brera

Era il 19 Dicembre del 1992 quando Gianni Brera morì su una statale tra Codogno e Casalpusterlengo. Le sue zone. Così inizierebbe un coccodrillo, un articolo o un epitaffio. Ma quello che scriverò non è nulla di tutto questo. Non ho conosciuto Gianni Brera e nemmeno ho potuto sentirlo parlare, se non in alcune, leggendarie circostanze da VHS; come l’intervista tra sigari e vino con Nereo Rocco. Non penso, allora, di essere in alcun modo titolato a poter tracciare nulla su un uomo così tanto importante e così tanto rimpianto.

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