Weekend con il Morto – Simone Weil

Simone Weil. La forza delle idee.

Simone Weil ha ricevuto in dono migliaia di articoli, memorandum, saggi e pensieri. Tutte cose che sono dovute ad una donna che ha fatto quello che ha fatto, e che ha lasciato scritto con tutte le sue contraddizioni e dubbi, pagine della loro qualità. E infatti non è intenzione di nessuno che oggi possa avere la testa sul collo aggiungersi all’iper-costituita genia degli agiografi che sono zelanti e anche vagamente fastidiosi.

Esistono esempi nel corso della storia dell’uomo che se non solo per quello che hanno scritto, e che andrebbe letto – abitudine culturale in corso di smantellamento -, ci insegnano a vivere.

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La Musica Così Come La Trovai – The Small Faces

Non c'è proprio un cazzo da ridere, guardate cosa mangiate a colazione. Non fa ridere. Nemmeno un po'.

Qualche tempo fa mi sono imbattuto nel trailer di Grand Theft Auto V, l’ennesimo capitolo, in uscita a novembre, della serie di videogiochi capolavoro che dai tempi della prima, indimenticabile, Sony Play Station, accontenta i desideri di ogni disadattato del pianeta. GTA unisce tutti, ci gioca lo zarro di dodici anni che si ammazza di seghe su Redtube, e ci gioca il giovane intellettuale che tenta di abbordare le tipe in biblioteca. Questo perché GTA è il gioco perfetto. In quella che considero la versione meglio riuscita del gioco, GTAIII, il mio passatempo preferito era quello di rubare il camion dei pompieri e andare in giro a spazzare via la gente con l’idrante mentre le macchine della polizia mi rimbalzavano addosso. C’era chi passava ore intere ad aggirarsi per Liberty City col carro armato, ottenuto grazie ai trucchi, ma per me il camion dei pompieri era il mezzo perfetto, il mezzo definitivo. Continua a leggere

Weekend con il morto – Germano Mosconi

DAI, RICOMINCIAMO DA CAPO, DAI.

Un’immagine che non riuscirò mai a togliermi dalla testa: Shevchenko che segna, al Camp Nou, uno splendido gol nella semifinale di ritorno della Coppa dei Campioni 2005/2006. Il Milan aveva perso l’andata a causa di una rete messa a segno da un tizio, Giuly, con un nome da prostituta delle Ardenne. Quel gol fu annullato. Puyol si buttò a terra, e l’arbitro decise di cascarci. Da quel giorno il Barcellona è la squadra che odio di più al mondo. Nei secondi immediatamente successivi all’assurda decisione dell’arbitro, diedi sfoggio delle mie universalmente note abilità di bestemmiatore. Il mio repertorio, sputato fuori a una velocità impressionante, avrebbe fatto impallidire perfino Germano Mosconi. Germano si è spento in seguito ad una lunga malattia il primo marzo del 2012.  Continua a leggere

Eluana Englaro. Tre anni fa.

Eluana Englaro. Lecco, 25 Novembre 1970 - Udine 9 Febbraio 2009)

Udine. 9 febbraio 2009.

Eluana Englaro muore. E lascia un’eredità infinita e interminabile di riflessioni, come un cassetto di stringhe sfuse che non ha modo di chiudersi nel mobile di legno massello che lo alloca. Avrebbe potuto morire sul colpo, su quella strada ghiacciata tra Pescate e Lecco. Ma avremmo avuto altre Eluana, altre Englaro. Perché il limite invalicato tra la vita e la morte, l’ultima domanda posta, l’inafferrabile considerazione sulla foresta della notte, sono pressanti averni sulla condizione umana.

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