TOP 5 –Film sportivi della mia infanzia

"Licantropia e pallacanestro"

Ok ragazzi, per il nostro appuntamento fisso del week end, ho intenzione di stilare una  classifica dei migliori film dedicati allo sport che hanno accompagnato la mia infanzia. Non si tratta nella maggior parte dei casi di lavori magistrali, che sarebbero mai stati preso in considerazione da qualche Accademy per una qualsivoglia tipologia di premiazione. Si tratta al contrario di lavori che hanno avuto il pregio di accompagnarmi nel lento e inesorabile percorso verso la pubertà, che mi hanno intrattenuto in quei sabati pomeriggio sotto la pioggia passati sul divano, che ho registrato in cassetta, che mi hanno fatto travestire (!) come i loro protagonisti o costretto a imitarli davanti allo specchio mascherati. Storie di sport, di vita e di valori (americani), che hanno influenzato l’intera generazione cresciuta negli anni 90.

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Dice: – I Giants vincono il campionato. Don DeLillo.

Rotoli di carta igienica che si disfano liricamente come stelle filanti.

Giants Scorecard 1951

Giant Scorecard del 1951.

Io una cosa su Underworld non la posso scrivere. Banalmente perché ho letto solo le prime tot pagine. Una mia personale perversione per gli incipit, che a livello razionale so falsi e menzogneri, va sempre tenuta a mente leggendo tutto quello che precede e che seguirà. Se non mi piaci, caro incipit: ciao. Puoi essere Nicholas Sparks o Dostoevskij, non m’importa, non leggerò come vai avanti. Ochei, se sei Fedor magari ci provo, ma quasi sicuramente, lo so già, non arriverò alla fine, al massimo farò finta di averti letto. Al massimo ti metterò nella categoria di libri che prima o poi nella vita leggerò veramente. Categoria di tutto rispetto, comunque, non si discute. Continua a leggere

Mediolanum Baseball

Milano-Nettuno 4-3, 1969, i ragazzi si consultano. Sullo sfondo l'Ospedale San Carlo

In una Milano fumosa e clancheggiante, le strade brulicanti di Topolino e Seicento, afflitta dalla febbre del boom economico in religiosa operosità, dietro alla mastodontica costruzione che ospitava – e ospita tuttora – l’Ospedale San Carlo, in una giornata nebbioluta e umidiccia alla presenza di pochi eletti, che circospetti si avviavano per un vialetto appena costruito, tra il campo dell’Alcione Calcio e quello della Gescal Boys, che aveva un nome tanto brutto da essere sostituito con Great Expectations, insomma in questo pomeriggio triste, slonzo e pindulo stava succedendo qualcosa di strano. Nel 1964 veniva inaugurato il primo stadio di Baseball della Città di Milano. Da parte dell’Ambasciata Statunitense fu gesto generoso donare alla città l’impianto sportivo tanto moderno per i tempi quanto necessario per un pubblico tracotante e appassionato che era orfano di un ‘luogo di culto’. Continua a leggere