Top 5 – Male Lead Singers

Ogni cazzo di rivista musicale, o situncolo musicale che dir si voglia, prima o poi, ci rifila la sua classifica dei “migliori questo e quello”, propinandoci i suoi discutibili nomi, e lasciando fuori delle autentiche leggende. Ovviamente, questo è un discorso che chiunque può fare a proposito di qualunque classifica, essendo il genere umano assai vario e spesso diviso nelle questioni filosofiche fondamentali. Questa è la mia classifica dei cinque migliori cantanti di tutti i tempi. Probabilmente domani avrò già cambiato idea, e vi assicuro che è per me un’autentica sofferenza doverla fare, dovendo escludere, per forza di cose, persone che considero come maestri e come compagni di battaglia, pur non avendo mai mangiato il fritto misto con loro. Quindi cercherò di mettere solo quei cantanti dai quali mi sono sentito influenzato nel mio modo di cantare, lasciando fuori voci che adoro, come  quelle di Neil Young o di Lucio Battisti, alle quali però non penso mentre canto.

QUINTA POSIZIONE: BOB DYLAN

Quando si parla di musica capita spesso che salti fuori il genio che dice cose tipo “Bob Dylan non sa cantare” (che è un po’ come dire che Marilyn Jess aveva delle brutte tette), credendo forse di essere molto acuto o molto originale ed ignorando di essere semplicemente molto stronzo. Bob Dylan, vi informo, sa cantare benissimo. Sa cantare talmente bene, che in quel modo là canta solo lui. E pronuncia le parole divinamente. Se fossi una donna direi anche che ha una voce molto sexy.

QUARTA POSIZIONE: SAM “THE SHAM” ZAMUDIO (Sam The Sham & The Pharahos)

Il cantante Rock’n’Roll perfetto: voce potente, squillante, teatrale, ma mai affettata. Condisce le sue esibizioni con risolini, grida selvagge, deliri, ululati e tanti altri numeri dal manuale del perfetto psicopatico. Sam The Sham, e il suo gruppo, vanno studiati approfonditamente da chiunque voglia mettersi a fare musica.

TERZA POSIZIONE: HOWLIN’ WOLF

Condivide la posizione con i suoi due migliori discepoli ed eredi: Tom Waits e Captain Beefheart. Il Maestro è tutto quello che un cantante blues deve essere: arrugginito, violento, espressivo, allusivo, sporco. Con Howlin’ Wolf succede qualcosa di veramente magico. Ti porta a ballare con le forze oscure che muovono il nostro universo e le nostre vite.

SECONDA POSIZIONE: STEVE MARRIOTT (The Small Faces/ Humble Pie)

La vera voce Hard Rock. Robert Plant, al suo cospetto, si scioglie per la vergogna di essere una femminuccia. L’estensione di Marvin Gaye, la sporcizia del blues singer rodato, Steve Marriott è rabbia, furore, capocciate contro il muro, una giocata di Beckenbauer, elegante e potente, la 24ore di Le Mans a bordo di un dragster indossando uno Smoking.

PRIMA POSIZIONE: JOHN FOGERTY (Creedence Clearwater Revival)

Vale davvero la pena dare un’occhiata al video qua sopra, nonostante la noiosa e odiosissima pubblicità. Guardate bene cosa fa: osservate la naturalezza con la quale fa cose che porterebbero molti di noi al ricovero. Questa persona non è normale: è un fenomeno, un miracolato, un assatanato. Sta suonando dal vivo, cantando da dio, e insegnando il mestiere a qualunque musicista. E poi secondo me è un uomo bellissimo. E voglio i suoi pantaloni di pelle. Anche se non credo che li metterei in metropolitana a Berlino. Anzi, credo che non li indosserei in nessun luogo di Berlino. Anzi, li metto anche a Berlino. Vuoi sposarmi, Johnny?

BIG FUORI CONCORSO: MARVIN GAYE

Metterlo in gara con gli altri non sarebbe stato giusto. Marvin Gaye è semplicemente perfetto: non c’è un solo aspetto della tecnica vocale che non sappia usare. Arriva dappertutto, e ci arriva comodamente. Sicuramente la miglior voce del XX secolo. E chi dice il contrario mente e merita di morire. E poi, santo cielo, guardatelo, è letteralmente circondato da ballerine.

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